Dai racconti di viaggio di amici e famigliari, attorno a un tavolo, siamo passati alle guide online, spesso raccolte in narrazioni digitali da chi itinerari diversi li percorre quotidianamente. Abbiamo deciso di fare quattro chiacchiere con Andrea di Surio Scoprire Viaggiando per condividere foto, scorci e consigli per partire alla volta di destinazioni indimenticabili.
- Quando è nata la tua passione per i viaggi?
Ho sempre amato viaggiare, prima da bambino con i miei genitori, poi da adulto per conto mio, ed infine con Ambra, la fidanzata che sarebbe poi diventata mia moglie e mia “socia” in questa attività di travel online.
Con il passare del tempo cambia la finalità del viaggio: se una volta la massima aspirazione era la tintarella, ora invece cerco di scoprire la cultura del luogo, visitarne il territorio e portare a casa più momenti WOW possibile.
- Qual è stato il primo viaggio che tu abbia mai fatto?
Il primo vero viaggio esplorativo, quindi non in resort, è stato un “on the road” con Ambra, in Provenza, dove abbiamo girato una settimana in auto, godendo della varietà di scenari naturali che questa regione della Francia ha da offrire.
- Se i tuoi racconti di viaggio non sono la tua principale professione come riesci ad organizzarti?
Fare del viaggio un lavoro a tempo pieno è una strada molto difficile. Non è la mia professione principale, benché mi ritenga molto bravo a scovare e sfruttare ogni possibilità di nuova destinazione che la mia presenza online e le competenze mi offrono.
Ovviamente questo “secondo lavoro” necessita di tanto tempo e dedizione occupando, chiaramente, la maggior parte delle mie serate a discapito di qualche serie su Netflix.
- Quando e come è nata l’idea di creare il tuo diario di viaggio online?
La scelta di mettere la mia vita online è nata per spirito di emulazione e per dare sfogo alle passioni. Tutto è nato da YouTube, dove personaggi come Casey Neistat e HumanSafari mi hanno profondamente ispirato.
La mia formazione tecnica informatica e la forte passione per il web sono sicuramente stati un elemento chiave nello sviluppo del progetto oltre al fatto che sono sempre stato piuttosto bravo con la fotografia e nella composizione delle immagini. Ultimo ma non meno importante: amo viaggiare. Perché, quindi, non unire il tutto in un prodotto?
Nascono così il canale YouTube e i profili social, e poco dopo il blog totalmente gestito da Ambra, grande amante della scrittura.
Con il passare degli anni abbiamo capito come muoverci nel settore, come perfezionare i nostri prodotti per renderli appetibili a brand ed enti del turismo, insomma come rendere sostenibile il tutto.
- Qual è il paese/la città in cui ci consigli di andare assolutamente? Perché?
Più che un paese o una città vorrei consigliare il Cammino di Santiago, che ho percorso quattro volte. È un’esperienza non solo di viaggio avventura ma anche di crescita personale. Ritengo che chiunque dovrebbe percorrerlo almeno una volta nella vita, a qualunque età e partendo da solo.
- Quanti paesi sei riuscito a visitare?
Attualmente sono a quota 21, ma non ritengo che mettere le bandierine sulla mappa sia il giusto approccio nel proprio curriculum di viaggiatore.
- Il prossimo viaggio che vuoi assolutamente fare?
Vorrei tornare in Giappone, che ho percorso da Nord a Sud per due settimane. Sento di aver appena scalfito la superficie di questo paese e che ci siano ancora moltissime cose che devo scoprire.
Mi piacerebbe visitare nuovamente anche l’Islanda, il desiderio di rivivere quest’isola si fa sempre più forte.
- L’ultimo viaggio che hai fatto?
Una settimana in Giordania, tra deserto e antiche rovine Nabatee.
Aggiungo, però, anche un weekend lungo a Napoli: che goduria!
- Come ti prepari per un viaggio?
Mi piace acquistare e leggere la guida Lonely Planet riguardante la mia prossima destinazione. Mi permette di iniziare a pianificare l’itinerario e fantasticare su quello che andrò a vedere. Ovviamente mi documento anche online, tra blog e YouTube, cercando di scovare chicche meno turistiche da includere nella visita.
- Ci puoi descrivere la tua esperienza con Onepark? (tipo di parcheggio prenotato, feedback, da quale aeroporto sei partito…)
L’ultimo parcheggio prenotato con Onepark è stato all’aeroporto di Verona; ho lasciato l’auto nei pressi dello scalo e ho utilizzato la navetta a disposizione per raggiungere le partenze.
Mi piace Onepark perché è comodo: aggrega tanti risultati, dando un’ampia possibilità di scelta.
- Ci racconti un aneddoto di viaggio?
Immaginati una regione rurale della Cina: mi trovavo nel Guizhou, in un tipico paesino montano con le case di bambù e dove i bambini corrono per strada senza pericoli, laggiù circolano ancora solo carri trainati dal bestiame. Decido, così, di trovare un posto appartato e alzare in volo il mio drone per fare delle riprese aeree di questo luogo incredibile e in cui il tempo sembra essersi fermato.
Ebbene, non era poi così isolata la zona in cui mi trovato: in un attimo una ventina di bambini mi circondano e mi fanno mille domande in cinese. Una scena tenera, ma non la situazione ideale per pilotare un velivolo.
Ad un certo punto arriva una ragazzina con un vecchio smartphone ed inizia a parlarci dentro in cinese: il telefono traduce in inglese. Alla fine, sono stato più di un ora con questo gruppetto, mentre l’app traduceva per noi: raccontavo chi ero, perché ero lì e cos’era quello strano aggeggio elettronico che volava nel cielo.
- Progetti in cantiere?
Abbiamo e stiamo ancora vivendo questa nuova realtà dettata dal COVID-19. Avevo diversi viaggi in ballo, che purtroppo ho dovuto cancellare.
Il desiderio di tornare a viaggiare è sempre più forte!