Ci sono due ragioni che ci spingono ad acquistare un’auto elettrica: l’impatto ambientale e il prezzo del carburante. Tuttavia, anche “fare il pieno” a un veicolo di questo tipo richiede sforzi monetari ed ecologici. C’è da chiedersi allora: come cambiano le bollette della luce? Di che conseguenze sull’ecosistema stiamo parlando? E soprattutto quanto costa ricaricare un’auto elettrica?
Quanto costa ricaricare un’auto elettrica a casa?
Se acquisti un veicolo elettrico è probabile che tu decida di ricaricarlo a casa. Tieni presente, però, che i costi della luce si accentueranno in quanto i tuoi consumi sono aumentati. Al fine di evitare tariffe troppo elevate, limitando comunque la tua impronta ecologica, ti proponiamo alcuni suggerimenti da mettere in pratica quotidianamente. In questo modo sarà più facile comprendere quanto costa ricaricare un’auto elettrica, quali sono i vantaggi e quali i punti a suo sfavore.
La scelta di fornitori di energia elettrica verde per la massima eco-responsabilità
L’acquisto di un’auto elettrica è spesso motivato da ragioni ambientali e di riduzione dei consumi. Se vuoi davvero minimizzare la tua impronta ecologica, devi fare attenzione anche a quali aziende ti rivolgi per il servizio luce e gas. In effetti, è contraddittorio comprare un veicolo elettrico e ricaricarlo tramite “corrente” di origine fossile o nucleare. Per una massima coerenza nella propria scelta, l’ideale sarebbe optare per un fornitore ecologico. A tal proposito, alcuni comparatori presentano le migliori soluzioni per una proposta principalmente, se non esclusivamente, green. Ciò significa che la produzione proviene da fonti rinnovabili e che i livelli di inquinamento sono inferiori rispetto a quelli derivanti da combustibili tradizionali. In questo modo è possibile ridurre le emissioni disperse nell’ambiente. È la scelta più coerente affinché la tua auto elettrica sia in linea con l’approccio ecologico che hai adottato.
Il prezzo del kilowatt ora
L’altra motivazione per acquistare un’auto elettrica è il risparmio che si ottiene. Le tariffe dell’elettricità sono inferiori a quelle di benzina e diesel, quindi guidare un veicolo con queste caratteristiche parrebbe essere più conveniente. Tuttavia, anche l’elettricità ha un costo. A qualunque azienda tu decida di rivolgerti ti sarà richiesto il pagamento di una bolletta in cui è indicato il costo fisso della luce e il consumo in kWh. Per evitare che le tariffe da corrispondere siano troppo elevate e capire quanto costa ricaricare un’auto elettrica a casa, ti consigliamo di contattare il tuo fornitore di energia e concordare una tariffa ad hoc (qui per maggiori informazioni sui costi).
Altra soluzione è usufruire della corrente quando le tariffe sono inferiori. Questa opzione ti consente di beneficiare di prezzi kWh ridotti per diverse ore al giorno (nelle ore serali per esempio o nel fine settimana). È l’ideale per ricaricare l’auto a costi ridotti durante la notte.
Capire una bolletta della luce per comprendere quanto costa ricaricare un’auto elettrica
Temi che il consumo di energia aumenti acquistando un’auto elettrica? Il modo migliore per evitare una bolletta troppo elevata è capire le voci che la compongono e quali azioni intraprendere per ridurla.
Una questione di potenza del contatore
Quando stipuli un contratto con il fornitore di elettricità, scegli una potenza (in kWh). Quest’ultima corrisponde alla quantità massima di corrente che puoi utilizzare in un dato momento. Potrebbe essere necessario aumentare il consumo di kilowatt dopo l’acquisto dell’auto al fine di evitare continui sbalzi di corrente. In questo caso, la tariffa della tua bolletta aumenterà dal momento che bisogna tener sempre presente quanto costa ricaricare un’auto elettrica. Benché, questo passaggio non sia strettamente necessario è sempre un’opzione che ti consigliamo.
Se intendi ricaricare la macchina di sera ed avviare contemporaneamente lavatrice e lavastoviglie sicuramente sarà richiesto uno sforzo maggiore per coprire la tua richiesta di elettricità (noi ti consigliamo di utilizzare un elettrodomestico alla volta). Tuttavia, usufruire della luce in determinati orari porta a un risparmio considerevole sia in termini di costi che di potenza. Se si verificano molte interruzioni di corrente, è necessario aumentare i kilowatt stabiliti nel proprio contratto.
Costi fissi e consumi per capire quanto costa ricaricare un’auto elettrica
Sulla bolletta della luce sono indicati due importi: il costo fisso dell’elettricità e il numero di kWh utilizzati in un dato periodo. Se trovi che il totale sia troppo elevato, puoi adottare semplici gesti quotidiani per ridurlo. Potresti notare, per esempio, che il prezzo per kilowatt cambia di mese in mese. È del tutto normale in quanto questi variano a seconda delle stagioni. Il gas aumenta con l’arrivo dell’inverno mentre in estate è probabile avere bollette più elevate per la climatizzazione. Per evitare tutto questo, potresti scegliere un forfait a tariffa fissa; pertanto, il prezzo del kWh non cambierà per un tempo specifico.
Altre soluzioni per contribuire a ridurre le emissioni?
Dopo tutto questo discorso potresti chiederti che impatto ha Onepark su quanto costa ricaricare un’auto elettrica. Direttamene nulla, ma indirettamente anche la nostra piattaforma strizza l’occhio alle tematiche ambientali. Ne parlavamo anche in questo precedente articolo, spiegando di come Onepark cerchi di contribuire al benessere del pianeta. Come diciamo sempre, sprechiamo oltre un anno della nostra vita da automobilisti alla ricerca di un parcheggio. Sai di quanta CO2 stiamo parlando? Oltre 1000 chili in 12 mesi. Questa si potrebbe ridurre a 0 se ogni volta che usi la macchina non dovessi perdere almeno 20 minuti di tempo alla ricerca di un posto auto, per di più a pagamento e non custodito. Proprio per le sue caratteristiche Onepark è la soluzione più economica (un risparmio fino al 60%), sicura ma, soprattutto, ecologica.
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