Ti chiedi mai come organizzare un viaggio? Da cosa partire? Quali sono i costumi del paese in cui ti dirigerai? Ecco per aiutarti, abbiamo fatto quattro chiacchiere con Cristina, la creatrice di Crinviaggio, appassionata di avventure e partner Onepark!
Nelle prossime righe ti sveliamo come organizzare un viaggio al meglio, e, soprattutto quali gaffe evitare quando si è all’estero!
Una passione per i viaggi nata da piccola
Non ricordo esattamente quando sia nata, forse perché è nata con me! Scherzi a parte per me viaggiare è sempre stato un modo per conoscere nuove culture e tradizioni, scoprire angoli nascosti e sentirmi parte di tutto questo.
Fin da piccola in casa mia giravano riviste di viaggio, anche solo per partire con la fantasia, e sfogliandole mi sono sempre immaginata in quei luoghi.
Qual è stato il primo viaggio che tu abbia mai fatto?
Da piccola, dopo anni sull’Adriatico o sulle montagne venete, un anno siamo partiti in Puglia, ed è stato bellissimo.
Da adulta il mio primo on the road tra Inghilterra e Scozia è stato indimenticabile. Anzi devo proprio rifarlo e portarci mio figlio!
Come organizzare un viaggio se si è un blogger ma non solo
Ho rinunciato ad un lavoro da dipendente per avere più libertà nel viaggiare, ora sono una libera professionista, con i pro e i contro del caso. Posso organizzare le partenze anche nei periodi fuori stagione trovando voli ad un prezzo più conveniente. Spesso riesco a gestire il lavoro anche da remoto, quindi parto con il pc.
Quando e come è nata l’idea di creare il tuo diario di viaggio online?
È nata principalmente per condividere le foto di viaggio che facevo in giro per il mondo. Poi ho cominciato a scrivere sotto a quelle foto, a raccontare aneddoti, consigli, mete ed emozioni. La cosa piaceva e mi sono detta: “dai perché no!”.
Il lavoro è tanto, ma quando arrivano le soddisfazioni, le e-mail dei lettori che hanno seguito il tuo stesso itinerario, i grazie e le collaborazioni, tutto prende senso.
La destinazione del cuore
È difficilissima questa domanda. Se devo scegliere, direi le Filippine. I filippini, hanno una solarità contagiosa, benché abbiano avuto molti motivi per non esserlo: terremoti, vulcani in eruzione, tifoni… Si rimboccano le maniche, si armano di un sorriso e ricostruiscono per dare anche la possibilità alle persone di visitare questo paese unico, che non si dimentica. Le Filippine sono meravigliose.
La differenza l’hanno fatta le persone.
Quanti paesi hai visitato?
37, ma la lista è sempre in continuo aggiornamento. Il viaggio non consiste solo nel piantare una bandierina, dietro ci sta il sogno, la passione, la voglia di conoscere e incontrare.
Prossimo viaggio?
Uno solo? Eh, eh difficile… Norvegia e le Isole Lofoten, l’Islanda, tornare in Portogallo, andare in Marocco, Hawaii, Bassa California… mi fermo qui, ma la lista è lunga.
E l’ultimo?
A gennaio sono stata per la terza volta in California, il mio ultimo viaggio prima del lockdown. Mi sento a casa benché ci siano talmente tante cose da fare e vedere che nemmeno tre volte bastano. Poi l’oceano e i tramonti che si tuffano su di esso mi hanno rapito il cuore.
Come organizzare un viaggio?
O come non mi preparo per un viaggio! Una volta organizzavo ogni cosa, tappa per tappa, ora penso in linea di massima all’itinerario ma mi lascio trasportare dal luogo. Se un posto mi piace voglio poter decidere di fermarmi un giorno in più, così da conoscerlo per bene.
Il pensiero di partire mi emoziona, leggo libri che ne parlino, sbircio blog di viaggiatori… Poi penso che se non riesco a vedere tutto poco male, ci ritornerò, come ho fatto con la California o altri paesi. C’è sempre qualcosa da scoprire.
La tua esperienza con Onepark?
Onepark è stata una piacevole sorpresa!
Prenotare un parcheggio con un click non è mai stato così facile, di solito mi attendevano lunghe telefonate in attesa di un operatore. L’ho usato la prima volta proprio per il mio viaggio verso la California a gennaio. Partivo da Bologna, mi serviva un parcheggio per 10 giorni con navetta fino al terminal. Detto, fatto. In pochi minuti dal mio arrivo, senza coda ho interagito con il personale, ho lasciato le chiavi dell’auto e sono partita.
Ci racconti un aneddoto di viaggio?
La mia prima volta in Giordania è coincisa con il periodo del ramadan. Fine agosto primo pomeriggio e quasi 40 gradi.
Attendo un taxi per raggiungere l’ufficio (lavoravo lì in quel periodo), a circa dieci minuti di macchina. I taxi sfrecciano rumorosamente lungo la strada sfoggiando in bella vista i copri cruscotto di pelliccia. Cerco di fermarne uno, due, tre… sono vuoti, ma passano via diritti, non accennano a fermarsi.
Non capisco, il giorno prima mi sembrava così facile trovare un taxi. Mi controllo. Nessuna scollatura, sono completamente e doverosamente vestita.
Comincio ad infastidirmi. Ho caldo, il sole picchia, sono vestita di nero e con le maniche lunghe. Sorseggio a tratti l’acqua dalla mia bottiglietta, un toccasana in quella calura. Cambio lato della strada ma tutto sembra inutile. Gli alberi rinsecchiti non fanno ombra. Altre persone salgono in taxi che si fermano a due metri da me, e io no.
Mi squilla il telefono, è una collega. Io nervosa minaccio di ritornarmene a casa mentre le mi chiede: “Sei mezza nuda? “No”. “Hai in mano cibo o una bottiglietta d’acqua?” Osservo la mia acqua e la caccio immediatamente nella borsa. All’istante un taxi si ferma.
Ho scoperto così che per i musulmani a digiuno, è una mancanza di rispetto bere o mangiare qualcosa in loro presenza.
Progetti in cantiere?
Sempre troppi i progetti che metto in cantiere!
Un viaggio slow per gustarmi la lentezza con un van in una nazione che tengo ancora segreta. È una filosofia di vita che mi piace molto, partire con lo stretto necessario perché lo spazio è poco, e capire che si può vivere benissimo senza cose superflue.
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Noi ringraziamo Cristina e non vediamo l’ora di seguire i suoi prossimi viaggi.
